Narciso e Boccadoro

Narciso e Boccadoro

Gruppo di persone credenti e non credenti, provenienti da varie città della Romagna e delle Marche, unite per dare valore al dono dell'omosessualità

Come è nato il gruppo e i primi passi

L'”inseminazione” è avvenuta a metà dicembre del 1996 quando gli studenti del liceo classico Giulio Cesare di Rimini hanno organizzato un’assemblea studentesca sul tema dell’omosessualità preceduta dalla visione del film “Fragola e cioccolato”.
Sono stati chiamati come relatori l’allora presidente dell’Arcigay e un sacerdote di Rimini.
Sorprendentemente i due si sono trovati d’accordo su molte cose, e ne è nata una positivissima amicizia.
Proprio da questo sacerdote è partita l’idea di dar vita ad un gruppo protetto e discreto di persone omosessuali (e anche non omosessuali) che potessero parlare liberamente sulla tematica.
Verso maggio 1997 hanno iniziato a vedersi quattro persone il sabato sera in una casa privata. Una volta al mese cenavano insieme e poi discutevano. All’inizio, così in pochi, non si capiva bene se sarebbe nato o meno un gruppo.
Si parlava di sé, della chiesa e di come si viveva la condizione di omosessuali credenti.
Questa gestazione è durata per molto tempo. Però, ogni volta che si vedevano, si riusciva a mettere un tassello in più di quello che sarebbe stato il gruppo.
Innanzi tutto l’idea di accogliere le persone diverse non solo per l’orientamento sessuale, ma anche per il credo politico, religioso e di opinione.
Mettere al centro l’ascolto, la fede nella persona umana (debolezze-virtù) e la carità solidale per chi soffre per questa condizione.

Fu deciso di avere un filtro per ogni persona nuova che accedesse al gruppo in maniera tale che non vi fossero problemi per chi ospitava gli incontri, e per la riservatezza delle persone del suo interno. Inoltre si voleva essere un gruppo redazionale, perché non andasse perso il lavoro fatto e le idee di tutti; ma senza fini pubblicitari. Così, piano piano, si intravedeva l’ossatura di quello che sarebbe stato il gruppo.
La scelta del nome è avvenuta due anni dopo, nell’estate del 1999.
Quello che ha cambiato il volto del gruppo è stato l’incontro pubblico realizzato a marzo del 2000 con don Domenico Pezzini dal titolo “Quale pastorale per le persone omosessuali nella chiesa di oggi”, organizzato grazie alla collaborazione dell’Osservatorio San Lorenzo.
La conferenza ha fatto conoscere il gruppo all’esterno, facendolo anche crescere di numero ed aumentando la fiducia in sé stesso.