Narciso e Boccadoro

Narciso e Boccadoro

Gruppo di persone credenti e non credenti, provenienti da varie città della Romagna e delle Marche, unite per dare valore al dono dell'omosessualità

Gruppo Narciso e Boccadoro

manifesto del 1999

La scelta di questo nome trova la sua spiegazione nella trama e nel messaggio dell’omonimo libro di Hermann Hesse. La storia delle vite di Narciso, saggio monaco dedito all’ascetismo, e Boccadoro, artista geniale attratto dalla sensualità delle persone, anche se paiono così diverse sono profondamente unite. Infatti l’amicizia che li lega trascende il tempo, lo spazio e l’antitesi delle nature.
Ecco dunque l’idea ispiratrice: la consapevolezza che le due anime del gruppo, l’una laica e l’altra religiosa, possano coesistere e crescere insieme quando alla base ci siano valori comuni e irrinunciabili.
In coerenza con questa impostazione, la componente cristiana del gruppo (dotata di una specifica identità, “Narciso”) cercherà di favorire l’approfondimento della fede cristiana, mantenendo un atteggiamento umile, aperto al contributo delle altre religioni e spiritualità, delle scienze umane e di tutte le esperienze personali.
Il nostro gruppo, benché piccolo, è di per sé complesso e potenzialmente ricco. E per valorizzarne le specificità in una composizione armonica, ci stiamo organizzando in tre momenti fondamentali:

  • “Narciso”: l’esperienza propriamente religiosa nel gruppo
  • “Boccadoro”: l’organizzazione di situazioni conviviali e ludiche
  • “Narciso e Boccadoro”: la riconquista dell’unità, con riflessioni ed elaborazioni collettive

In questa prospettiva, esigenze differenti non possono che alimentare il desiderio di amicizia all’insegna del confronto e dell’approfondimento. Ciò che ci accomuna più di tutto è la nostra fede nell’umanità, nella dignità della persona e nella carità solidale.
Noi vogliamo essere un gruppo amichevole, gentile e riservato dove ciascuno possa sentirsi a proprio agio, un luogo “protetto” dove potersi aprire e dove farsi conoscere senza paura per ciò che realmente si sente di essere. L’esempio dei protagonisti, divisi nella forma attraverso percorsi conflittuali, ma uniti nella sostanza data dalla ricerca del significato dell’esistenza, rispecchia appieno la direzione verso cui il gruppo si vuole incamminare.